L’archetto è un accessorio davvero indispensabile per qualsiasi aspirante violinista, semplice appassionato o professionista poiché non sarebbe possibile suonare questo antico strumento ad arco senza l’ausilio di un archetto.
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Dunque, che cos’è esattamente l’archetto?
L’archetto è uno strumento utile e necessario per poter suonare numerosissimi strumenti a corde, tra i quali si annoverano: violino, viola, violoncello e contrabbasso.
In sostanza, esso è formato da una bacchetta realizzata in legno, sulla quale vengono messi in tensione dei crini di cavallo.
Saranno proprio questi ultimi a dar vita alle vibrazioni che permettono allo strumento musicale di emettere i suoni.
Per la loro corretta manutenzione viene utilizzata la colofonia, più comunemente conosciuta come pece, ovvero una resina in grado di creare e aumentare l’attrito.
Il nome archetto deriva invece dalla sua forma lievemente ricurva, somigliante a quella del classico arco che in passato serviva a scagliare le frecce.
L’archetto è composto inoltre da 6 elementi fondamentali: l’asticella, nasetto (la parte in cui l’arco viene impugnato), la testa e il tallone che costituiscono le due estremità dell’accessorio, il fascio di crini, e le viti.
La sua realizzazione è di fatto una vera e propria forma d’arte che necessita di molto tempo e altrettanta esperienza per rendere possibile il suo perfetto assemblaggio.
Colui che si occupa della costruzione degli archetti è quell’artigliano chiamato archettaio, che non va confuso con il liutaio che si occupa della realizzazione dei violini.
La diffusione dell’archetto in uso ancora oggi si deve a François Xavier Tourte, ovvero un artigiano francese che è riuscito a personalizzare la curvatura a caldo di questi accessori.
L’utilizzo degli archetti è chiaramente comune in ogni parte del mondo, compresa la Mongolia, ovvero il Paese della musica che ospita moltissime diverse specie di cavallo.
Diversamente, la casa natale del violino è qui a casa nostra, più precisamente a Cremona. Questa città infatti è stata in grado di lasciare il segno nella storia del violino poiché fu proprio qui che visse il maestro liutaio Antonio Stradivari.
Quella degli archetti è invece la francese Millecourt, un centro specializzato nella realizzazione artigianale di prodotti dedicati al settore musicale.
Come si sceglie il giusto archetto per il proprio violino
Scegliere in modo consapevole un archetto è di fondamentale importanza, almeno quanto la scelta del violino stesso. Infatti sarebbe un errore clamoroso quello di investire molto denaro acquistando un ottimo violino trascurando la qualità dell’archetto utile per suonarlo.
Fu proprio l’orologiaio francese Tourte a cercare e trovare un modo utile per il miglioramento della qualità complessiva degli archetti medievali, giungendo alla conclusione che i pregi di questi accessori dipendevano direttamente dal legname utilizzato per la loro fabbricazione.
Dopodiché, l’artigiano andò a modificare anche le forme degli archi, imprimendo loro una specifica forma concava che ad oggi risulta ancora notevolmente ricercata.
Inoltre, oltre all’impiego dei migliori materiali e alla forma ideale, anche l’equilibrio tra dimensioni, peso, resistenza ed elasticità delle parti sarà importante.
Come individuare la bacchetta ideale
La bacchetta in questione è quella parte in legno che costituisce l’archetto per il violino.
Un tempo per la sua realizzazione veniva utilizzato il legno di pernambuco, originario del Brasile. Tuttavia, a seguito delle risapute problematiche di carattere ambientale, oggi vengono impiegati moltissimi tipi di legname.
In ogni caso, il pernambuco risulta davvero resistente, e per fargli assumere una forma concava è necessario un processo denominato curvatura a caldo.
Ma come si può capire con certezza quando una bacchetta è qualitativamente buona?
Per fare ciò bisogna osservare in modo attento che le sue parti, tallone e stelo, siano ben allineate. In alcuni casi per la costruzione di un archetto viene impiegata anche la fibra di carbonio, una resistentissima alternativa al legno anche decisamente più leggera.
Il fascio di crini: la giusta attenzione a questa parte fondamentale
Il livello qualitativo del fascio di crini è un’ulteriore caratteristica che non deve essere assolutamente sottovalutata durante il processo che porta alla scelta di un archetto.
Solitamente vengono impiegati i crini bianchi provenienti da cavalli maschi, e messi in tensione tra il tallone e la testa dell’archetto.
È necessario inoltre ricordarsi di acquistare anche la pece nel momento in cui si compra un arco, poiché è questa resina a mantenere i crini alla tensione ideale e a permettere loro di produrre le vibrazioni necessarie per far sì che il violino possa suonare.
Si possono trovare in commercio anche archetti equipaggiati di crini di colore nero. Questi risulteranno leggermente più aggressivi rispetto ai classici bianchi, ma in ambedue i casi, il segreto per la funzionalità ottimale di un archetto è proprio la manutenzione di questa parte.
I materiali impiegati per la costruzione del tallone
La parte finale di un arco, detta tallone, è costituita da legno per quanto riguarda la parte superiore e da metallo per quella inferiore. Quest’ultima viene comunemente definita con il nome slitta ed è importantissima per la corretta incrinatura, ovvero la messa in tensione dei precedentemente citati crini di cavallo. Essa può essere realizzata impiegando diversi materiali, tra cui troviamo, oltre al metallo, la madreperla, l’avorio, oppure l’osso.
Il costo finale di un archetto sarà influenzato dunque anche dal materiale con cui sarà realizzato il suo tallone.
Controllare la vite
Quando i crini perderanno la loro tensione, sarà possibile regolarli solamente agendo su un’apposita vite. Questa viene solitamente costruita impiegando del legno di ebano unito a un anello in argento. Quando si acquista un arco occorre controllare questa componente, così da poter verificare la possibilità di regolare il proprio archetto.
Verifica che l’accessorio sia maneggevole
Quando ci si appresta a impugnare un arco per violino, ci si dovrà trovare perfettamente a proprio agio. Infatti, il criterio da non sottovalutare sarà rappresentato proprio dalla facilità con cui si riuscirà a effettuare tutti i movimenti necessari. Il peso non influirà sulla comodità, poiché anche tutti quegli accessori veramente leggeri saranno in grado di garantire tutta l’aderenza alle corde che si sta cercando. Ricordiamo quindi che, di solito, un archetto pesa solamente 60 grammi circa.
Apprezza la nuova sonorità del tuo strumento
Suonare il proprio violino utilizzando un archetto differente può essere un’esperienza meravigliosa oppure un incubo, questo perché l’arco impiegato può andare a stravolgere completamente la sua sonorità.
Per questo motivo è importantissimo testare accuratamente questo accessorio direttamente sul proprio strumento, così da verificare la sua aderenza e ascoltare il suono prodotto.
Scegliere la giusta dimensione
L’archetto chiaramente dovrà essere della dimensione ideale e correlata alla taglia dello strumento. Se si possiede quindi un violino 4/4, o intero, ci si dovrà procurare un arco piuttosto lungo.
Tuttavia, per comprendere in modo completo la reale qualità di un archetto, in alcuni casi, sarà necessario aspettare anche diversi mesi di utilizzo costante. Questo perché, soltanto con il tempo, il violinista e il suo arco arriveranno a conoscersi lavorando insieme al fine di trasmettere le vibrazioni alle corde dello strumento.